Recensione Quicksilver
Saeris Fane, ventiquattrenne dotata di poteri segreti, sopravvive rubando acqua alla Regina Immortale in un mondo devastato dal deserto. Quando i suoi segreti vengono scoperti e sfugge per un soffio alla morte, apre involontariamente un varco tra i regni e finisce a Yvelia, una terra gelida popolata dai leggendari Fae.
Prima umana a mettere piede lì da mille anni, Saeris si ritrova coinvolta in un antico conflitto e stringe un patto con Kingfisher, un guerriero Fae deciso a proteggere il suo popolo… anche usando la magia della ragazza contro la sua volontà.
Quicksilver era una di quelle letture che aspettavo con ansia appena uscita, poi però sono arrivate le recensioni negative… e il mio hype non è solo calato: è proprio evaporato.
L’ho recuperato per un gruppo di lettura e, se non fosse stato per quello, credo che l’avrei abbandonato senza troppi sensi di colpa.
Fino al 65% mi ha annoiata parecchio: ascoltavo l’audiolibro distrattamente, mentre facevo altro, e faticavo a rimanere concentrata.
Però devo ammetterlo: dal capitolo 26 in poi c’è stata una svolta enorme. Le ultime sei ore di ascolto le ho divorate praticamente tutte d’un fiato.
Saeris è una protagonista che non spicca, ma alla fine non mi è dispiaciuto: funziona per la storia così com’è.
La coppia… meh. Ogni volta che si scambiano momenti affettuosi mi prende quel brividino da cringe, ma per fortuna i personaggi secondari compensano ampiamente. Carrion? Il mio preferito in assoluto.
Alla fine della fiera è stato un ascolto piacevole. Non posso dire che non fossi curiosa di capire cosa avesse scatenato così tanto amore (e altrettanto odio).
E lo ammetto: ora voglio proprio leggere il secondo.



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